Il gusto della tenacia

Chi siamo

Agricoltori e allevatori di montagna da tre generazioni

Gabriella & Marino

Lui è alla terza generazione di contadini: poche parole e molti fatti. Conosce la terra che lavora palmo a palmo, sa dove e quando piantare cosa, e chiama per nome tutti gli animali che alleva. Ha imparato da tempo che per un agricoltore di montagna è inutile lamentarsi che i campi sono scoscesi, che l’inverno è freddo, che l’estate è secca: bisogna solo esser capaci di tirar fuori il meglio dalle risorse che si hanno a disposizione, con impegno, tenacia e un po’ di creatività.

Lei è figlia di emigranti, è cresciuta in Belgio, ha lavorato in una multinazionale, ha viaggiato in tutto il mondo, ma poi ha deciso di fermarsi qui per amore di Marino e dei Segarati. “Prima ero io ad andare a trovare le persone” racconta, “Ora vorrei che fossero loro a venire qui, per godere della bella vita dell’aria buona delle cose genuine”.

Insieme hanno dato nuova vita a un borgo. Nel 2007 si sono sposati; nel 2010 hanno rifondato l’Azienda agricola. In 10 anni sono passati da 20 a 170 mucche; nel 2015 hanno realizzato il primo Parmigiano Reggiano fatto solo con latte Segarati e hanno aperto il punto vendita. Hanno restaurato alcune case per ospitare persone in cerca di relax e avviato nuove colture. Chissà cos’altro si inventeranno…

Cosa facciamo

Quello che fanno da sempre gli agricoltori in montagna: seguire l’intera filiera dalla terra alla tavola. Oggi si chiama sostenibilità, un tempo si chiamava necessità. Oggi si chiama chilometro 0, un tempo era la normalità. Perché in montagna non esiste allevamento senza agricoltura. E viceversa.

Gabriella e Marino

Lui è alla terza generazione di contadini: poche parole e molti fatti. Conosce la terra che lavora palmo a palmo.

Lei è figlia di emigranti, è cresciuta in Belgio, ha lavorato in una multinazionale, ha viaggiato in tutto il mondo, ma poi ha deciso di fermarsi qui per amore di Marino.

Il Borgo

Vieni a vedere cosa sono i Segarati.
Aria e terra qui sono pulite e le persone che arrivano non vedono l’ora di tornare.